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Quest'anno sono rimasta indecisa fino all'ultimo se partecipare o meno
alla Pistoia Abetone, ultramaratona d'eccellenza, per vari motivi.
E' una gara veramente dura, affascinante, travolgente, infida come
tutte le cose a volte troppo belle, ma nello stesso tempo e per
questi motivi a volte inavvicinabile, almeno per me. Non pensavo
e non lo penso tuttora di essere pronta per una gara così ed allora
dopo vari ripensamenti ho deciso di accontentarmi del traguardo
intermedio, quindi i chilometri da percorrere in salita saranno circa
trenta o poco più, forse è stata sbagliata la mia scelta, ma francamente
non so neanche se sarò in grado di percorrerli tutti. Troppa stanchezza
fisica e mentale anche se mista a grande determinazione e voglia di
esserci, sarà una perfomance un pò improvvisata e chiaramente,
come tutte le cose improvvisate, avrà anche una grande componente
di rischio. E' stato un anno difficile per me questo, un anno di cambiamenti
radicali, di dolore, ma anche un anno di crescita in un certo senso e solo ora,
finalmente, sento che la serenità sta tornando nella mia vita e che il mondo
ritorna a sorridermi... E' chiaro che per correre bene bisogna avere la testa
scevra da qualsiasi problema o tensione, per allenarsi con cura non
bisogna lasciarsi distrarre da cattivi pensieri, in caso contrario tutto quello
che viene è regalato e fortunatamente a me la corsa ha regalato molto
quest'anno, nonostante tutto. Ora chiaramente sono qui un pò tesa per la gara
di domenica, non corro certamente per il risultato, conosco perfettamente
i miei limiti di podista e anche solo una manciata di secondi in meno mi
rende felice. Certo, inutile mentire, tutti cerchiamo il miglioramento
o il risultato, ma c'è qualcuno che è naturalmente predisposto per questo
sport ed altri che invece lo sono un pò meno, però forse, parlo per me,
si divertono lo stesso, se non di più. La mia gioia sarà enorme sabato
pomeriggio, quando incontrerò amici e compagni di avventura nella
spettacolare Piazza del Duomo di Pistoia o la domenica mattina prima
della partenza, quando si proverà a giocare e ridere nonostante la
tensione pre-gara, poi arriveranno i primissimi chilometri e qui
ancora risate, scherzi e battute ed infine si entrerà nel vivo della gara,
lì allora ci sarò solo io e (spero) qualcuno che corricchi alla mia
andatura, almeno ogni tanto due chiacchiere riesco a farle
(non riesco mai a rimanere in silenzio).
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Poi vedremo che accadrà, partirò pianissimo, questo sì, cercherò di divertirmi
nonostante la fatica e penserò ai miei compagni di squadra romani
(Ezio ed Alessandro) che pur non potendoci essere, saranno sicuramente
lì con noi con il pensiero e ci porteranno fortuna, sono convinta che se
fossero stati qui, anche se avessero deciso di non gareggiare, ci avrebbero
comunque sostenuto in qualche modo. Un pensiero a Franca che determinatissima
sono sicura che al di là del risultato finale, farà o almeno tenterà di fare una
bella gara e di arrivare al 50° km scoppiettante come sempre.
Quando mi trasferii qui a Pistoia 5 anni fa dissi ad una persona che ho
amato tantissimo "Un giorno arriverò correndo fino in cima",
lui mi guardò e quasi urlando mi disse "Ma sei matta?
Ti sentirai male, non te lo permetterò", io so che in quel rimproverò
c'era però tanto orgoglio per me, lo stesso orgoglio che mi ha accompagnato
per tutti gli anni della mia vita ogni volta che il suo sguardo si posava
su di me e se un giorno troverò il coraggio o meglio mi sentirò
abbastanza in forma per percorrere tutti questi chilometri di salita,
io sono sicura che lui, anche se non fisicamente, sarà lì al traguardo
ad esultare saltellando con lo stesso entusiamo che manifestava
per una vittoria dei fratelli Abbagnale o per un bel gol di Maradona....